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Degustazione olio: guida completa per riconoscere un olio extravergine di qualità

Pubblicato il Maggio 21, 2025

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Da Massimiliano85

Introduzione

La degustazione dell’olio extravergine di oliva non è solo un rituale riservato agli esperti assaggiatori: è un’arte accessibile a tutti, un’esperienza sensoriale capace di farci comprendere la qualità e l’origine di un prodotto simbolo della dieta mediterranea. In questo blog scopriremo come avvicinarci alla degustazione dell’olio, come riconoscere le sue caratteristiche principali, cosa evitare e come valorizzare al meglio il sapore dell’olio evo in cucina.


Cos’è la degustazione dell’olio

La degustazione dell’olio è un’analisi sensoriale che consente di valutare la qualità di un olio extravergine di oliva attraverso i sensi: vista, olfatto, gusto e tatto. Non si tratta solo di percepire se un olio è buono o cattivo, ma di saper identificare:

  • La freschezza

  • La presenza di difetti

  • L’intensità dei sentori fruttati

  • Il grado di amaro e piccante

Questi parametri sono fondamentali sia per i produttori che per i consumatori consapevoli.


Perché è importante degustare l’olio

In un mercato sempre più affollato, saper distinguere un olio extravergine di oliva di alta qualità da uno mediocre è fondamentale. Ecco alcuni motivi:

  1. Qualità nutrizionale: gli oli di qualità contengono più polifenoli, antiossidanti naturali importanti per la salute.

  2. Origine e trasparenza: attraverso il gusto si può spesso intuire l’origine (italiana o straniera).

  3. Sapore in cucina: ogni olio ha un profilo aromatico che può esaltare o coprire i sapori dei piatti.


Come si svolge una degustazione di olio: passo dopo passo

1. Preparazione dell’ambiente

  • Niente odori forti nell’ambiente (caffè, profumi, detersivi)

  • Temperatura ambiente tra 20°C e 28°C

  • Bicchierino da degustazione preferibilmente in vetro scuro (oppure tazzina)

2. Analisi visiva

Anche se in contesti professionali il colore non è considerato un parametro di qualità, il consumatore spesso lo osserva per abitudine. Il colore può variare da:

  • Verde intenso (olio giovane, da olive verdi)

  • Giallo dorato (olio maturo, da olive più mature)

3. Analisi olfattiva

  • Scaldare leggermente il bicchiere con la mano

  • Avvicinare il naso e annusare con respiri brevi

  • Valutare l’intensità e la qualità dei profumi: fruttato verde, pomodoro, carciofo, erba tagliata

4. Analisi gustativa

  • Sorso piccolo ma distribuito bene in bocca

  • Eseguire la strippata: aspirare aria attraverso i denti con l’olio in bocca

  • Valutare: amaro, piccante, dolce, armonia

5. Retrogusto

Dopo aver deglutito (oppure sputato, come fanno i professionisti), valutare:

  • Persistenza aromatica

  • Note fruttate secondarie

  • Eventuali difetti (rancido, avvinato, muffa)


Principali difetti da riconoscere

Conoscere i difetti è fondamentale per evitare oli scadenti o mal conservati.

Difetto Descrizione
Rancido Odore di nocciola andata a male, olio ossidato
Muffa Olio da olive conservate male
Avvinato Odore simile a quello del vino andato a male
Riscaldo Olive lavorate troppo tardi o fermentate
Metallico Dovuto a contatto prolungato con superfici metalliche

I tre attributi positivi dell’olio extravergine

Ogni olio extravergine di oliva di qualità presenta almeno tre attributi positivi certificati:

  1. Fruttato: ricorda l’oliva fresca. Può essere verde o maturo.

  2. Amaro: tipico degli oli da olive verdi, ricco di polifenoli.

  3. Piccante: pizzicore sulla lingua e in gola, indice di freschezza.

L’equilibrio tra questi tre elementi rende l’olio armonico.


Come diventare bravi degustatori: consigli pratici

  • Allenare l’olfatto con frutti, verdure, erbe aromatiche

  • Degustare oli diversi, anche provenienti da diverse regioni italiane

  • Visitare frantoi, parlare con i produttori

  • Partecipare a corsi ufficiali di assaggio riconosciuti dal COI o da enti regionali


La degustazione dell’olio come esperienza culturale e turistica

Sempre più aziende agricole e frantoi propongono percorsi di degustazione dell’olio, vere e proprie esperienze immersive:

  • Passeggiate tra gli ulivi

  • Visita al frantoio in funzione

  • Assaggio guidato di oli diversi

  • Abbinamenti gastronomici con pane, formaggi, verdure

Un turismo legato al territorio, alla stagionalità e all’autenticità che coinvolge il turista in modo profondo.


Degustazione olio: abbinamenti gastronomici consigliati

Ogni olio ha un profilo sensoriale diverso, e può esaltare piatti differenti:

Tipo di olio Abbinamento consigliato
Fruttato leggero Pesce, verdure grigliate, insalate
Fruttato medio Pasta al pomodoro, carni bianche, legumi
Fruttato intenso Zuppe di legumi, carni rosse, bruschette
Amaro e piccante marcati Formaggi stagionati, piatti della tradizione

Un abbinamento corretto migliora l’esperienza complessiva del piatto.


Degustazione e conservazione: due facce della qualità

Anche il miglior olio del mondo può perdere valore se non viene conservato correttamente.

Consigli fondamentali:

  • Tenere al riparo dalla luce (bottiglie scure o latte)

  • Evitare sbalzi di temperatura (tra 14°C e 20°C è ideale)

  • Chiudere sempre bene la bottiglia

  • Non travasare frequentemente


Dove acquistare olio da degustare

Per iniziare a educare il proprio palato, è utile acquistare oli di diverse cultivar e territori. Ecco dove:

  • Frantoi artigianali italiani

  • Aziende agricole biologiche

  • E-commerce specializzati con schede sensoriali

  • Degustazioni guidate in fiere e mercati contadini

Se possibile, scegliere olio appena franto (novello) per percepire meglio tutti gli aromi.


Domande frequenti sulla degustazione dell’olio

Come si fa a sapere se un olio è extravergine davvero?

Attraverso l’assaggio: se presenta difetti sensoriali non può essere definito “extravergine”. L’etichetta da sola non basta.

L’olio piccante è sinonimo di qualità?

Sì, spesso è indice di freschezza e presenza di polifenoli, ma deve essere bilanciato e non eccessivo.

Cosa significa “fruttato verde”?

È un sentore che ricorda olive acerbe, erba tagliata, carciofo. Tipico di oli freschi, raccolti precocemente.


Conclusione

La degustazione dell’olio extravergine di oliva è un viaggio affascinante, che permette di riscoprire un prodotto fondamentale della nostra cultura gastronomica. Imparare a riconoscerne la qualità significa non solo nutrirsi meglio, ma anche sostenere filiere etiche, produttori locali e biodiversità agricola.

Non resta che iniziare: prenda un bicchierino, un pane neutro, e lasci che l’olio racconti la sua storia.

Scritto da Massimiliano85

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